Non disprezzare il peccatore



Spesso sfugge alla nostra attenzione quotidiana che per amare il prossimo occorre per forza rinunciare a pensar male di quelli che sbagliano. Spesso non lo facciamo neanche apposta: è diventata un'abitudine mentale. A volte possiamo accorgerci che pensiamo male degli altri solo ponendo attenzione ai discorsi che facciamo: se chiacchierando con i nostri amici ci troviamo a criticare, a stigmatizzare il comportamento di chicchessia, ci siamo. 

Eppure sarebbe del tutto fuorviante amare solo quelli che noi riteniamo delle persone degne del nostro rispetto. Intanto a seconda dei nostri parametri soggettivi tale criterio potrebbe diventare irragionevolmente selettivo; ma al di là di questo, la via indicata da Cristo è un'altra. 

Amare i nostri nemici, amare persino coloro che ci perseguitano. Amare senza giudicare. Gratuitamente, come ha fatto e fa ancora oggi Lui con noi.


Ne ho parlato con alcuni amici, e spesso mi è stato risposto: "sì, sarebbe bello, ma non ci riesco".
Un paio di osservazioni su questo: 


1. innanzitutto l'amore di Cristo non è tanto sentimento, quanto volontà. Non mi devo innamorare di coloro che sbagliano o addirittura mi vengono contro; mi devo mettere a servizio di costoro, essere pronto a dare, a vincere il loro male con il mio bene. Questo è l'esempio di Cristo. Non è facile. E' un sacrificio, un atto di volontà eroica, una violenza al nostro istinto naturale di fare occhio per occhio. 

2. il parametro di quello che io riesco o meno a fare non può assurgere a principio universale di eticità. Se non riesco, ci dovrò lavorare, ma non è che l'obiettivo decada. Quanto più riuscirò a vivere nell'amore verso tutti, a partire da tutti gli sconosciuti che incontro oggi, quanto più potrò godere di quella sensazione di armonia e di soddisfazione di far bene che costituisce una vera e propria anticipazione del paradiso in questa terra. Fino a che non riesco, niente benefit.

Poi: non amare il fratello che sbaglia o addirittura disprezzarlo, ci allontana da Dio.
Quello che ci allontana da Dio è peccato.
Se deliberatamente scegliamo di odiare il peccatore, non siamo con Dio. 
Siamo noi in peccato mortale.
Attenti!

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