Sul filo dell'acqua
Mi sento di vivere nel mondo di qua, radendo il confine con il mondo di là. Come fossi uno strano pesce che vive a filo della superficie del mare ma che deve evolvere in un uccellino, destinato a vivere in cielo. Viviamo e ragioniamo e facciamo progetti come se l'unico mondo fosse questo di sotto, ma a volte alcuni di noi si ricordano di essere destinati al cielo. Mi è venuto questo pensiero forse sull'onda emotiva di quelle bare bianche che vedo arrivare in cimitero, vite di giovani spezzate senza preavviso, con questo passaggio inatteso nel mondo di la. O forse meditando i passaggi del Vangelo che invitano alla preparazione alla chiamata a Dio. Non saprei dirlo, veramente. Però sento forte la sensazione del confine. E il dispiacere per le persone a cui sono affezionato che fanno finta che la questione si possa rimandare ad un momento che non verrà mai.