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Visualizzazione dei post da dicembre, 2013

Amore e volontà

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Scrive il Beato Charles de Foucauld: «L’amore consiste non nel sentire che si ama, ma nel voler amare; quando si vuol amare, si ama; quando si vuol amare sopra ogni cosa, si ama sopra ogni cosa. Se accade che si soccomba a una tentazione, è perché l’amore è troppo debole, non perché esso non c’è: bisogna piangere, come san Pietro, pentirsi, come san Pietro, umiliarsi, come lui, ma sempre come lui dire tre volte: «Io ti amo, io ti amo, tu sai che malgrado le mie debolezze e i miei peccati io ti amo». Non credo nella spontaneità dell'amore. Non per me almeno. Il mio sentimento è sempre unito ad uno sforzo di volontà. Amo Dio perchè lo voglio. Così è per i miei amici, per i miei famigliari, per mia  moglie. Li amo sempre, e la volontà mi sorregge nel momento di aridità, di incomprensione, di crisi. Li amo unilateralmente, perchè lo voglio, e questa mia scelta dà senso alla mia vita. Padre nostro del Cielo voglio santificare il Tuo nome nella mia vita voglio realiz

Zeus è morto

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Oggi ancora una volta ho dovuto constatare quanto siano poco approfondite le riserve degli atei/agnostici sull'esistenza di Dio. Dicono: un Dio buono e onnipotente non può esistere perchè c'è troppo male sulla terra. Certo non può esistere un Dio limitato dalle definizioni che il tuo cervello può partorire. Quel Dio lì, di sicuro non esiste. Zeus - inteso come un paradigma di divinità partorita dalle proiezioni umane - è morto. Una divinità che raddrizza tutti i mali della terra, che ti fa andar dritto quando vuoi andar storto, che ti elimina ogni asperità, ogni difficoltà, che ti rende la vita facile e serena, non esiste. Se esiste un Dio, è al di là di ogni comprensione umana. Non sarebbe servito che Cristo venisse a spiegare delle cose, se Dio fosse intelligibile. E anche così, non sappiamo certo tutto, ma solo quello che ci serve per dare un senso alla nostra vita. Quello che gli atei non capiscono disprezzano. In realtà, siccome nè noi nè loro siamo and

Una realtà ingannevole

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Nella serie tv Star Trek gli  autori si sono immaginati che le astronavi future saranno corredate da un ponte ologrammi, che possa riprodurre all'interno della nave qualsiasi ambientazione. La classica realtà virtuale, portata alla massima espressione, perchè dotata di supporto materiale e non solo visivo. Nulla di tutto ciò ovviamente esiste, ma la realtà di questa breve vita prima della morte ha qualche similitudine con il ponte ologrammi: ognuno si trova in un'ambientazione diversa, composta di cose buone e non buone. Una realtà in cui male e bene sono intrecciati, e che per questo è ontologicamente virtuale, perchè nella realtà vera, quella definitiva, quella dopo la morte, il male e il bene non si possono mischiare. Come il contatto tra materia e antimateria, in molte produzioni fantascientifiche.  Chi sarà con Dio avrà solo bene, e chi Lo avrà rifiutato sarà privato di Dio e di ogni bene, perchè ogni cosa buona viene da Lui, e senza di Lui nulla di buono sussi