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Visualizzazione dei post da dicembre, 2014

Il terzo fattore

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Rm 3:28 Noi riteniamo infatti che l'uomo è giustificato per la fede indipendentemente dalle opere della legge Giac 2:24 Vedete che l'uomo viene giustificato in base alle opere e non soltanto in base alla fede. 1Cor 13:2 E se avessi il dono della profezia e conoscessi tutti i misteri e tutta la scienza, e possedessi la pienezza della fede così da trasportare le montagne, ma non avessi la carità, non sono nulla. Tesi, antitesi e sintesi: la dialettica aristotelica caratterizza il dibattito sul requisito essenziale del cristianesimo. Fede o opere? Entrambe di sicuro, necessitano ma non bastano.  Il comandamento nuovo non è (come i più sprovveduti ritengono)  "abbiate fede" nė "fate del bene". Ma ė piuttosto: "amatevi come io vi ho amato" (Gv 15,9-17). La grandezza di Paolo sta proprio nel l'aver evidenziato questo elemento: tutta la fede e tutte le azioni più grandi non valgono agli occhi di Dio, se non sono animate dall&#

Il purgatorio non è per noi.

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Una sorella nella fede in un recente incontro comunitario ha fatto la seguente riflessione:  chi va in purgatorio deve affrontare una purificazione, ma sa di essere salvo e di incontrare Dio sicuramente. Io mi sentirei fortunata già di arrivare lì. Se mi dicessero di firmare per accontentarmi di andare in purgatorio lo farei di certo, almeno avrei la garanzia dì essere salva. Io ho subito pensato che questo ragionamento fosse simile a quello di chi si accontenta della mediocrità, come se l'arciere mirasse ai bordi del bersaglio e non al centro. Cosa sappiamo del purgatorio? Suor Faustina Kowalska nel 1925 ne scriveva così: Vidi l'Angelo Custode, che mi ordinò di seguirlo. In un momento mi trovai in un luogo nebbioso, invaso dal fuoco e, in esso, una folla enorme di anime sofferenti. Queste anime pregano con grande fervore, ma senza efficacia per se stesse: soltanto noi le possiamo aiutare. Le fiamme che bruciavano loro, non mi toccavano. Il mio Angelo Custode

Quando il giogo è leggero.

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28 Venite a me, voi tutti, che siete affaticati e oppressi, e io vi ristorerò. 29 Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per le vostre anime. 30 Il mio giogo infatti è dolce e il mio carico leggero». Mt11 Alcuni dicono di essere cristiani. Alcuni lo prendono sul serio, come scelta totalizzante, che ti cambia la vita. La scelta di aprire la porta ad una Presenza vera e forte. Un'amicizia che impegna, che condiziona il modo di vivere e guardare il mondo. Una sfida di amore che non si può vincere, perché Dio ci supera in generosità e nella misericordia. E può venire la tentazione di non sentirsi mai adeguati, di disperare di riuscire a vivere coerentemente da cristiani. Non riusciamo a pregare, sprechiamo il tempo in mille attività di evasione, non siamo pronti a riempire la mano di chi ci elemosina un aiuto. Siamo vinti dal rumore di mille pensieri involontari. Siamo deboli rispetto ad una realtà di vita problematica p