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Visualizzazione dei post da marzo, 2012

Vi ho amato tutti

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Il senso di tutta la vita sta nell'esplorazione della dimensione dell'amore.  L'amore non è mai banale, non è mai scontato, non è mai facile.  Va capito, giorno per giorno, nelle diverse situazioni della vita. L'amore non centra con la passione, con il desiderio. E' invece espressione di volontà consapevole. Di responsabilità. Di sacrificio. L'amore pone l'uomo in armonia con l'universo. E' l'unica cosa che può darci una tranquilla e solida felicità. Anche quando non è ricambiato. Anzi, più è disprezzato da chi non capisce, più è eroico, appagante. Vivere nell'amore, momento per momento è la scorciatoia per il Paradiso. Non quello ultraterreno, ma il Regno di Dio già qui in terra.

Getsemani

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Il tormento di chi sa di dover affrontare una dura passione. Le lacrime di chi deve dire: "Padre, sia fatta la Tua Volontà". Ieri come oggi. Il momento presente è la quiete prima della tempesta. Già le nuvole minacciose ricoprono il cielo sopra la nostra testa. Non è neanche una spada di Damocle, ma una certezza ineluttabile. Arriverà la sofferenza, e sarà di nuovo atroce. Sembrerà non passare mai. E la paura della morte imminente, farà il resto. Dietro l'angolo, la disperazione. Non potremo permetterci neanche quella. Dovremo affrontare la prova dando fondo alle nostre risorse interiori, e tirare fuori da qualche parte il coraggio di mantenere nonostante tutto la fiducia nell'Amore di Dio. Dovremo restare saldi con la volontà di credere e di sperare nella vita dopo la morte. Ora nella quiete dobbiamo prepararci.  Dobbiamo pregare. Dobbiamo imparare già adesso ad abbandonarci a Lui. Eliminando ogni resistenza, ogni orgoglio, ogni progetto

Confesso a Dio e a voi, fratelli

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Tempo di Quaresima. Da quasi quarant'anni mi trovo ciclicamente a confrontarmi con questa provocazione liturgica: convertiti e cambia vita. La penitenza. Il digiuno. La tristezza per l'insufficienza della fede. La commozione per la Passione di Cristo. L'esame di coscienza per la confessione. La confessione è un'esperienza sempre diversa per me: un pò perché cambio io, e perché cambio sempre il confessore. A volte sono giù di morale, a volte sono gioioso. Comunque mi accosto al confessionale come il figliol prodigo della parabola, aspettandomi il sorriso del Padre che mi accoglie di nuovo nella sua casa. E non sempre sono accolto con le buone. C'è la volta del prete sbrigativo, c'è la volta del prete troppo comprensivo, c'è la volta del giudice severo ed implacabile. A volte ne esco con il sollievo di un'amicizia rinnovata, a volte mi sento liberato dal peso dei miei errori, altre volte invece esco sobbarcato dalla penitenza di decine di pregh