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Visualizzazione dei post da agosto, 2016

All'ombra delle Sue ali

Cosa bisogna fare per diventare santi? Tutto e nulla. È un po' la vexata quaestio sulla salvezza per fede o per opere. Prima di fare bisogna essere. Essere per Cristo, con Cristo e in Cristo. Proprio ieri era il 29 agosto passione di San Giovanni Battista e l'anziano e a me sconosciuto predicatore evidenziava che proprio colui che era annunciatore della Luce del mondo,  è stato ucciso nel buio di una prigione. Così, diceva,  anche noi dobbiamo desiderare di essere nascosti al mondo, perché sia mostrato a tutti la Luce di Cristo. Accettare di dare il nostro sangue per Lui. Nella nostra vita accettare il martirio, la prova del fuoco per la nostra fede, per dare testimonianza a Gesù. A me piace quel versetto del salmo 16 che dice a Dio: "nascondimi all'ombra delle Tue ali". Alla fine basta questo, vivere in questa dimensione. Niente di straordinario agli occhi della gente. Accettare di essere nulla, nascosti ma costantemente abitati da Dio. Così abitati da L

Chi mi piace

Siamo tutti pieni di idiosincrasie, e selettivi nei confronti del prossimo, separando i pochi che ci aggradano a quelli che speriamo di evitare. E pure quelli per cui abbiamo simpatizzato, possono perdere la loro specialità se deludono le nostre aspettative. Per questo nell'amare il prossimo si deve prescindere dai nostri sentimenti spontanei, volubili ed effimeri. Amare ė uno sforzo che va al di là di ciò che ci piace. Ma qui vorrei sgombrare il campo da un equivoco che mi pare diffuso nel mio prossimo, ed è proprio la definizione di ciò che mi piace. Non c'entra con l'amore, ma ha una certa importanza, essendo io fatto di carne in un mondo di persone anch'esse fatte di carne (e non solo). La gente pensa di piacermi (parlo di me perché un po' mi conosco, ma forse anche altri hanno i miei gusti) se si agghinda bene, se mantiene un bell'aspetto e può vantare una certa realizzazione nella vita. Tutto sbagliato. L'aspetto sarà pure un buon biglietto da visita,

Non è solo un bacio

L'amore tra gli esseri umani si esprime in molti modi, ed uno dei più tipici e inflazionati è il bacio. Ci sono ovviamente tanti tipi di bacio quante sono le tipologie di relazioni. Un conto è il bacio del bambino per la mamma, un altro il saluto ad un amico, un altro il fuggevole bacetto di un timido innamorato (esistono ancora?), altro invece il bacio sulla bocca che connota una relazione sentimentale. Ci sono anche i baci voluttuosi e pornografici sempre più di moda nelle produzioni di film e telefilm, che sono più l'espressione di una ricerca di piacere sessuale che di sentimento. In tutti i modi, il bacio è un'espressione importante di una volontà di relazione. L'amore che esprime il bacio è disinteressato se è un segnale di accoglienza, di misericordia, come il famoso bacio del lebbroso di S. Francesco di Assisi. Anche all'interno di un rapporto sentimentale ci può essere il momento in cui il bacio è segno di un amore eroico, perchè viene dato al di là

Effetto stenopeico

Ho scoperto per caso quegli occhiali che allenano l'occhio a focalizzare un'area specifica, potenziandone la messa a fuoco, e permettendo una visione migliore pur in assenza di lenti correttive. Si tratta di superfici opache con piccoli fori, e niente più. Ho strabiliato diversi amici miopi e presbiti facendo provare l'effetto correttivo.  Al di là di questa applicazione fisica, il principio mi sembra applicabile anche alla dimensione spirituale: abbiamo bisogno di applicare un filtro alla realtà, uno schermo che elimini le distrazioni e i disturbi della vita quotidiana, per poter focalizzare la relazione con Dio. Abbiamo bisogno di spazi di silenzio, di uno sforzo per distaccarci dai problemi contingenti, dall'ansia per la salute, il lavoro, i soldi, il disagio relazionale. Dobbiamo riuscire a filtrare la realtà dalla paura. Dal minuscolo foro immaginario dobbiamo poter scorgere solo il momento presente, cioè il momento in cui proviamo a fare l'esercizio, quei minu

Dopo gli esercizi

"Se uno sa procedere secondo la guida interiore, evitando di valutare le cose secondo i criteri del mondo, non si perde nel ricercare il luogo adatto o nell’attendere il tempo opportuno per dedicarsi ad esercizi di devozione." (Imitazione di Cristo, libro II cap. 1) Ecco, sono stato così appagato dall'esperienza degli esercizi in Val di Susa, che potrei essere tentato di limitare a quel contesto di condizioni favorevoli la coltura della mia spiritualità. E invece no: quello è stato bellissimo, ma Dio mi trova anche nel rumore della vita quotidiana. La vita risuona di mille distrazioni, ma la mente può innalzarsi a Lui secondo volontà. A volte si è così disturbati che non si riesce neanche ad assemblare una preghiera vocale coerente, a volte si è preda dell'ansia, ma da dentro si riesce a gridare "vieni Signore!". E quando si agitano i fantasmi delle nostre paure, possiamo lasciar cadere le armi delle nostre difese, e riposare nell'abbandono gridando nel