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Visualizzazione dei post da aprile, 2012

l'educazione che conta

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Dal giorno che siamo nati, la realtà ci educa, ci insegna, ci da la formazione necessaria per affrontare la vita del giorno successivo. Un apporto sempre insufficiente, in realtà. Mai riusciremo ad avere tutte le cognizioni necessarie per affrontare in piena consapevolezza le nuove circostanze che ci troviamo ad affrontare. La vita scorre in una dimensione di incertezza, per l'ignoranza dei fattori che determinano la realtà. L'arte di vivere sta anche nel barcamenarsi, nell'agire con quella prudenza necessaria ad evitare gli errori più grossolani. Il sistema di relazioni umane su cui si fonda la civile convivenza è improntato, di fatto, all'educazione permanente. Ci educano per primi i genitori, gli insegnanti della scuola, gli istruttori sportivi, i religiosi. Poi il ns. partner, gli amici e i conoscenti, il datore di lavoro e i suoi delegati. Il sistema funziona quando all'intenzione di educare corrisponde la nostra disponibilità ad imparare. Il sistema p

Uccidi l'uomo vecchio

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Il significato della Pasqua di Resurrezione sta anche in questo: "Dovete deporre l'uomo vecchio con la condotta di prima, l'uomo che si corrompe dietro le passioni ingannatrici e dovete rinnovarvi nello spirito della vostra mente e rivestire l'uomo nuovo, creato secondo Dio nella giustizia e nella santità vera" (Ef 4,22-24) L'uomo vecchio non è da disprezzare: è un punto di partenza, con le sue luci e le sue ombre.  E' il risultato di un percorso di vita sofferto. Nell'uomo vecchio c'è il seme dell'uomo nuovo. "se il chicco di grano caduto in terra non muore, rimane solo; se invece muore, produce molto frutto." (Gv 12,24) E allora, coraggio, mandiamolo a morte, questo caro uomo vecchio. E' un obiettivo ambizioso: il primo passo è proprio capire che da soli non abbiamo la forza per farlo:  “..mi compiaccio nelle mie infermità, negli oltraggi, nelle necessità, nelle persecuzioni, nelle angosce sofferte per Cri