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Visualizzazione dei post da aprile, 2016

Atteggiamenti sintomatici

"Carissimi, questo è il messaggio che abbiamo udito da Gesù Cristo e che ora vi annunziamo: Dio è luce e in lui non ci sono tenebre. Se diciamo che siamo in comunione con lui e camminiamo nelle tenebre, mentiamo e non mettiamo in pratica la verità. Ma se camminiamo nella luce, come egli è nella luce, siamo in comunione gli uni con gli altri, e il sangue di Gesù, suo Figlio, ci purifica da ogni peccato.   Se diciamo che siamo senza peccato, inganniamo noi stessi e la verità non è in noi." 1 Gv  1,5ss Ecco, la liturgia di ieri 29 aprile mi stimola questa riflessione: possiamo riconoscere chi cammina realmente sulla strada di Dio dai suoi atteggiamenti sintomatici.  Chi, come dice Giovanni, vede tutto nero e un mondo che peggiora di giorno in giorno, non è in Dio. Attenti anziani, questa è la vostra tentazione!  È lontano da Dio chi non ha più l'umiltà di confrontarsi con un sacerdote nella confessione, dicendo come qualche volta ho sentito (sempre da anziani): "Che ho

L'umiltà delle sciocchezze

L'altro giorno Dio mi ha voluto significare attraverso un'anima bella e santa (sì, ho il privilegio di conoscerne) quanto sia importante cogliere l'essenza dell'umanità a partire dalla sua dimensione più umile e limitata, le manifestazioni di una terrena contingenza che si esprime nel tempo in tante piccole cose. Ognuno di noi ha il suo piccolo bagaglio di sciocchezze terrene da trascinarsi, fatto di piccoli attaccamenti, briciole di aspettative, ambizioni, desideri. Un brodo di limitatezza che può apparire il terreno di coltivazione del peccato, ma che invece può diventare il campo di lavoro di Dio. Perché Dio ci cerca, momento per momento, nella nostra imperfezione. Il Suo amore è per sempre, dice una sessantina di volte la Bibbia. E la nostra relazione con Lui vive di questa limitatezza. Quando egli ci invita a pregare incessantemente (1 Ts 5,17), a bussare insistentemente alla Sua porta (Mt 7,7), è chiaro che si riferisce ad un bisogno contingente, ad una rich

Come un torrente

Alle anime semplici non occorrono mezzi complicati. Poiché io sono tra quelle, un mattino, durante il ringraziamento, Gesù mi ha dato un mezzo semplice per compiere la mia missione. Mi ha fatto capire questa parola dei Cantici: «Attirami! noi correremo all'odore dei tuoi profumi» Gesù, dunque non è nemmeno necessario dire: «Attirando me, attira le anime che amo!». Questa semplice parola: «Attirami!», basta. Signore, lo capisco, quando un'anima si è lasciata captare dall'odore inebriante dei tuoi profumi, non saprebbe correre da sola, tutte le anime che ama sono trascinate a seguirla; ciò avviene senza costrizione, senza sforzo, è una conseguenza naturale della sua attrazione verso te. A somiglianza di un torrente che si getta impetuoso nell'oceano, e travolge dietro di sé tutto ciò che ha trovato sul suo passaggio, così, Gesù mio, l'anima che si sprofonda nell'oceano del tuo amore, attira con sé tutti i tesori che amo!». Questa semplice parola: «Attirami!», bast