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Visualizzazione dei post da giugno, 2016

Non accontentarsi

Sono affascinato dall'idea che ogni debolezza umana sia favorita da un atteggiamento di sufficienza, come se ognuno di noi avesse un limite virtuale a quello che possiamo avere dalla vita. E più il limite è basso, più la debolezza diventa depravazione. C'è chi nella vita si accontenta di bere vino, fino a ubriacarsi e rovinarsi nell'alcol. C'è chi si accontenta di accumulare denaro, chi di potere politico. C'è chi si accontenta di un amore romantico, chi di soli rapporti sessuali. C'è chi si appaga a sufficienza di un percorso culturale, chi di uno artistico, altri di una passione sportiva. Solo pochi illuminati non si accontentano di quello che può offrire la vita materiale, e cercano un appagamento senza fine in Dio. Essi sono edonisti, ma di un tipo molto raffinato. Sono egoisti a un livello così estremo da sembrare altruisti, perché servendo Dio nel prossimo perseguono in modo sofisticato il proprio interesse insieme a quello altrui. Sono pazzi per il mondo,

Sapere amare

Ho avuto l'occasione di fare un po' di deserto meditando il brano evangelico  Lc 7,36ss che racconta di quella donna di malaffare che lava i piedi di Gesù con le sue lacrime, li asciuga con i suoi capelli e li profuma, suscitando lo sdegno dei benpensanti.  Ecco lei faceva questo con fede, e magari altri avevano altrettanta fede in quel momento, ma lei ha saputo esprimere il suo amore in modo unico. Anche oggi anche noi crediamo in Dio, ma non sappiamo esprimere questo amore. Sapere amare è saper esprimere l'amore. A cosa vale la mia fede, se non si esprime in un'azione concreta di servizio, in un amore concretamente disinteressato, nel sacrificarmi per essere strumento di Dio? In questo sforzo quotidiano si coglie il vero senso di questo breve esilio sulla terra, lo sforzo di imparare ad amare. E ci accorgiamo purtroppo quante persone arrivano in fondo al proprio tempo di vita senza aver imparato, vecchi egoisti che hanno perso ogni occasione di cogliere il senso del