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Visualizzazione dei post da marzo, 2016

Abbiamo già tutto

La liturgia di oggi 14 marzo 2016 propone il salmo 22 come responsoriale.  Il Signore è il mio pastore, non manco di nulla. Notissimo e quasi scontato, per il richiamo alla altrettanto nota parabola del buon pastore. E invece meritevole di una meditazione, su cosa vuol dire veramente "non mancare di nulla" nella vita quotidiana, vissuta veramente con Dio. Non si tratta semplicemente di quello che hai o non hai.  Si tratta della chiave del rapporto con Dio. Cosa serve per vivere santamente?  Solo Dio. In Lui possiamo trovare ogni soddisfazione. Se ce ne rendessimo davvero conto non saremmo ad inseguire un maggiore benessere, emozioni ed esperienze particolari. Non c'è bisogno di andare chissà dove, Dio è qui ed ora. Non correre qui e là, non manchi di nulla.

Ineffabile

Sto leggendo un volume sulla storia del cristianesimo (ebook, naturalmente! - a disposizione degli amici), e sono arrivato a San Tommaso d'Aquino. Mi ha colpito che poco tempo prima di morire (a neanche 50 anni) aveva capito una cosa fondamentale, che il Mistero è ineffabile. Dopo tutti i libri di teologia che aveva scritto e i corsi universitari che aveva tenuto, il silenzio. No, non era depresso nè aveva intenzione di ritirarsi nel deserto. Ma aveva capito qualcosa di importante. Il Mistero è ineffabile, inesprimibile con le limitate capacità di espressione terrena. Siamo ricchi di parole sul Mistero, a partire dalle Sacre Scritture, da tante edificanti letture di Santi e dotti, ma è come una goccia nel mare del Mistero di Dio. Per questo ogni sforzo di catechesi non può produrre conversione, perché solo l'incontro reale con Dio produce conversione. Si, diamo delle informazioni sui comandamenti, sulla storia, sulla buona notizia, ma nulla serve se non si incontra Dio real