Getsemani




Il tormento di chi sa di dover affrontare una dura passione.


Le lacrime di chi deve dire: "Padre, sia fatta la Tua Volontà".


Ieri come oggi.


Il momento presente è la quiete prima della tempesta.


Già le nuvole minacciose ricoprono il cielo sopra la nostra testa.
Non è neanche una spada di Damocle, ma una certezza ineluttabile.


Arriverà la sofferenza, e sarà di nuovo atroce.
Sembrerà non passare mai.
E la paura della morte imminente, farà il resto.


Dietro l'angolo, la disperazione.
Non potremo permetterci neanche quella.


Dovremo affrontare la prova dando fondo alle nostre risorse interiori,
e tirare fuori da qualche parte il coraggio di mantenere nonostante tutto la fiducia nell'Amore di Dio.
Dovremo restare saldi con la volontà di credere e di sperare nella vita dopo la morte.


Ora nella quiete dobbiamo prepararci. 
Dobbiamo pregare.


Dobbiamo imparare già adesso ad abbandonarci a Lui.
Eliminando ogni resistenza, ogni orgoglio, ogni progetto.


Per affrontare il bagno di sangue occorre aver già rinnegato noi stessi.
Occorre fare vuoto in noi stessi, distaccarci dai legami che ci legano alla terra.


E aspettare, in silenzio, l'inizio della tortura.
Pazienza. 
Ancora non arriva, quasi vorremmo poter decidere noi, i tempi.
E invece dobbiamo rinunciare anche a quello.


Non sappiamo nulla, non possiamo sapere nulla.
Fiducia, Speranza, Amore... e attesa.


Mentre lacrime di sangue ci coprono il volto.

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