Una realtà ingannevole


Nella serie tv Star Trek gli  autori si sono immaginati che le astronavi future saranno corredate da un ponte ologrammi, che possa riprodurre all'interno della nave qualsiasi ambientazione. La classica realtà virtuale, portata alla massima espressione, perchè dotata di supporto materiale e non solo visivo.

Nulla di tutto ciò ovviamente esiste, ma la realtà di questa breve vita prima della morte ha qualche similitudine con il ponte ologrammi: ognuno si trova in un'ambientazione diversa, composta di cose buone e non buone. Una realtà in cui male e bene sono intrecciati, e che per questo è ontologicamente virtuale, perchè nella realtà vera, quella definitiva, quella dopo la morte, il male e il bene non si possono mischiare. Come il contatto tra materia e antimateria, in molte produzioni fantascientifiche. 

Chi sarà con Dio avrà solo bene, e chi Lo avrà rifiutato sarà privato di Dio e di ogni bene, perchè ogni cosa buona viene da Lui, e senza di Lui nulla di buono sussiste: una realtà ben diversa da quella attuale.

Ok, è una questione di fede: o uno ha fede che Dio esista, e che ogni bene venga da Lui, o ha fede che Dio non esista, e che la morte biologica sia il termine del viaggio. Logicamente, aver fede nell'assenza di Dio è una scommessa che non si può vincere, perchè se non  c'è Lui, tu non potrai manco constatare di aver avuto ragione, perchè non ci sarai più e basta.

Per chi vuole scommettere sull'esistenza di quel Padre annunciato da Cristo, c'è una brutta notizia: non basta crederci. Non basta neppure comportarsi da buoni bambini per andare in Paradiso. E non bastano riti e preghiere. Non ci sono formule magiche. Tutte favole. 

Per vivere definitivamente in Dio occorre unirsi a Lui già qui, in questa realtà. E la realtà non viene modificata esteriormente da questa scelta. Atei e credenti godono degli stessi beni: l'amore, la natura.
E soffrono gli stessi mali: malattia, tradimento, guerra.

La differenza sta nel senso: per i credenti il male si combatte con il bene, e più soffriamo più ci stringiamo nell'abbraccio di Dio. E preghiamo per chi ci perseguita, e ricambiamo odio con amore. E ci confrontiamo quotidianamente con la sfida di amare il nostro Prossimo, anche quello che ci annoia e ci disturba. E di cosa vuol dire ci sono tanti esempi eroici: come Francesco di Assisi, Madre Teresa con i lebbrosi. Questa è la vera differenza tra vivere in Dio e non.

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