Pudore religioso


Testimoniare costa imbarazzo, sacrificio, il rischio di esporsi alla derisione.

Per chi è cristiano, è più facile fornire motivazioni razionali e ragionevoli per convincere chi è scettico che certe cose devono cambiare, senza stare a citare santi e madonne e il buon Gesù.

Com'è bello essere accettati, essere ascoltati senza pregiudizi, senza dover sostenere la responsabilità della storia della Chiesa.

Com'è comodo stare ad aspettare che siano i ns. interlocutori a domandarsi a quale ideale ci siamo implicitamente riferiti, ed aspettare essi capiscano che il nostro discorso non viene dalle sole motivazioni razionali ma c'è un qualcosa che abbiamo volutamente nascosto per evitare imbarazzi.

Oggi guardiamo alla figura dei martiri della chiesa antica, e ai  Maccabei, come degli strani. Che bisogno c'è di ostentare la propria Fede. La religione è un fatto interiore, intimo. Si può socializzare solo quando si è sicuri di essere tra fedeli. Gli altri non capirebbero.

C'è un filtro psicologico nella gente: ti stanno ad ascoltare finchè non ti schieri. Quando cominci a dichiarare ciò a cui aderisci, hai perso molta credibilità. La Fede in Cristo viene assimilata ad una tifoseria, come se fosse un partito politico o una squadra di calcio. Ed ogni discorso viene penalizzato dal ricordo di tutti gli scheletri nell'armadio di quella fazione. Non c'è organizzazione che abbia una storia, che non abbia anche molte testimonianze di tradimento. E questo diventa un alibi reciproco: per chi ascolta, e per chi si schermisce dal dichiararsi credente.

Molto più facile non mettersi alcuna divisa, e venire apprezzati per quello che si dice, senza pregiudizi.
Tutto giusto, e lo consiglierei ad ogni ideologia e credenza, ma non a coloro che si vogliono chiamare cristiani.

Dobbiamo tener presente che, al di là di ogni personale interpretazione, non possiamo semplicemente richiamarci all'evoluzione storica del fenomeno ecclesiastico,  alle persecuzioni religiose e alle attuali battaglie dei fanatici dell'Unione Atei e Agnostici Razionalisti. I quali, peraltro, se la ridono della nostra pavidità. No: ricordiamoci che Cristo è la via per arrivare alla nostra piena realizzazione in Dio, ed è Lui che ci da le indicazioni più opportune. Ad esempio nel discorso della montagna (Matteo cap. 5): 

"11 Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia. 12 Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli. Così infatti hanno perseguitato i profeti prima di voi.
13 Voi siete il sale della terra; ma se il sale perdesse il sapore, con che cosa lo si potrà render salato? A null'altro serve che ad essere gettato via e calpestato dagli uomini.
14 Voi siete la luce del mondo; non può restare nascosta una città collocata sopra un monte, 15 né si accende una lucerna per metterla sotto il moggio, ma sopra il lucerniere perché faccia luce a tutti quelli che sono nella casa. 16 Così risplenda la vostra luce davanti agli uomini, perché vedano le vostre opere buone e rendano gloria al vostro Padre che è nei cieli."

A chi fossero rimasti ancora dei dubbi, voglio citare ancora questo (Matteo cap. 10): 
"32 Chi dunque mi riconoscerà davanti agli uomini, anch'io lo riconoscerò davanti al Padre mio che è nei cieli; 33 chi invece mi rinnegherà davanti agli uomini, anch'io lo rinnegherò davanti al Padre mio che è nei cieli."


Dichiarare la propria Fede non è un'opzione facoltativa, è la Via.

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