servi inutili


In queste ore Paola sta morendo. 
Non c'è più niente da fare. 
Solo la morfina, per arginare l'ultimo muro di sofferenza. 

Non c'è più tempo per fare altre parole. 
Le possibilità di strapparla dalla disperazione del nulla sono finite. 

Dopo anni di confronto sulla prospettiva cristiana dell'esistenza, di nuovo un'anima conclude questo percorso senza risposte. 
Dopo anni in cui ho provato a farle capire la gioia e la speranza di riconoscere la presenza di Dio nella mia vita, non è riuscita neanche a credere all'esistenza del Dio-persona, e si è rifugiata nella sterile aspirazione al nulla universale di scuola buddista. Non è la prima volta, e non sarà l'ultima. 

La mia vita è costellata di simili insuccessi. Mi viene da fare il paragone con la mia esperienza di naja nelle schiere della Croce Rossa: dopo reiterata formazione nelle tecniche di rianimazione, e pur avendo a disposizione l'unità coronarica sull'ambulanza, mai sono riuscito a rianimare effettivamente qualcuno: in tutti i casi in cui sono arrivato in urgenza trovando il paziente in arresto cardiaco, mi sono buttato con foga e speranza nel massaggio alternato alla respirazione forzata, e mai sono riuscito a ridare la vita insufflando il mio respiro. Un fallimento completo. 

Così per questi amici per cui davvero vorrei dare la vita, non sono riuscito a donare loro neanche un briciolo di speranza della resurrezione. Neanche in punto di morte. 

Inutilmente 9 anni fa ho scritto e ho dibattuto con il mio amico Vincenzo, supplicandolo quasi di riconoscere che Cristo si è incarnato, e che è risorto, secondo la testimonianza persino di gente estranea al gruppo dei suoi discepoli, come Saulo di Tarso. 

E' stato tutto inutile allora, ed è stato tutto inutile in questi ultimi tempi con Paola. Non c'è verso, non riesco a salvare nessuno. 

Signore, cosa te ne fai di me? Cosa ci faccio al mondo, se non riesco a portarTi a nessuno dei miei amici? 

Se l'umiltà è verità, allora il mio percorso di vita mi porta a riconoscere di essere realmente un servo inutile, destinato a provare inutilmente a fare qualcosa di buono. Allora è questo che devo vivere: una completa mortificazione della mia speranza di servire a qualcosa per il mio prossimo. 

Non sono niente, non servo a niente. Posso solo inginocchiarmi e piangere i miei morti e gli amici perduti affidando me e loro alla Tua Misericordia.

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