Quando la religione mi sta stretta.



Non puoi rendere Dio cattolico.
Dio è al di là dei limiti e delle definizioni che noi stabiliano.
Nella vita ne abbiamo bisogno, è ovvio, ma non dobbiamo confonderli con Dio.
(Carlo Maria Martini - Le conversazioni notturne)

Il concetto stesso di religione è un'etichetta insopportabile.
Richiama secoli di costruzione filosofica, morale. Un'esperienza con le sue luci e le sue ombre.
Una ricerca di Dio, senz'altro, ma purtroppo anche l'organizzazione di un potere.
E dove c'è potere c'è violenza, prepotenza.
La relisione, qualsiasi, è un'esperienza innanzitutto culturale.
E' l'organizzazione di idee intorno a Dio.

Talvolta quando parlo con gli atei mi sento etichettato come un tifoso della cattolicità.
E questa è proprio un'etichetta, un brutto modo di giudicare le persone.

Io non sono un fan del diritto canonico, della gerarchia ecclesiastica, e dei riti e cerimoniali.
Nella mia vita non ci sono spazi per il lavoro, lo sport, la famiglia e la religione.
L'esperienza di Dio non è un hobby.

Cerco l'amicizia di Dio in ogni momento, ed è un rapporto personale, profondo, liberatorio.
Cerco di abbandonarmi completamente in Lui.
Di ritrovare me stesso in Lui liberandomi dai lacci dei miei desideri, delle mie aspettative, dei miei attaccamenti.

Se la relisione è un sistema di regole di comportamento per essere graditi alla comunità dei fedeli, ci posso rinunciare. Non ho bisogno di essere confortato e coccolato dall'approvazione dei bigotti.
Pregare per avere l'approvazione degli uomini è tradire Dio.

Il mio rapporto con Dio è intimo, perchè coglie la sofferenza e la gioia che provo nel vivere e nel morire, la percezione dell'esperienza che è solo mia.

Se frequento la Chiesa non è per godere del senso di appartenenza ad un club.
E' perchè la comunità nonostante le sue forme e i suoi limiti evidenti, mi fornisce uno stimolo insostituibile a trovare il fuoco della Parola di Dio. Ho bisogno anche io di testimoni. Non posso vivere questa esperienza in modo autoreferenziale.

Chiesa: istruzioni per l'uso. Ci vuole il giusto distacco, come in tutte le relazioni personeli.
Non bisogna lasciarsi coinvolgere dalle piccolezze che fanno da contorno ad ogni organizzazione di gruppo.
Bisogna pensare solo all'essenziale.
Non badare al contenitore, ma al contenuto.

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