Il primo peccato


Ok, il peccato è una rottura dello stato di Grazia,  della relazione di amicizia e di amore con Dio. 
Una rottura volontaria che si ritorce contro l'uomo.

Quando si parla di peccato a tutti viene in mente il desiderio della sensualità, della materialità.

Ma secondo me invece il peccato primo, quello che è più strisciante e presente in ogni vita reale, è il risentimento.

Il risentimento è l'opposizione alle persone che ci fanno del male, che in qualche modo non sopportiamo.

Questa è la tentazione prima di chiunque viva nel mondo delle relazioni personali, in famiglia o nel lavoro. 

Il risentimento è una tentazione costante per la frustrazione delle nostre aspettative comportamentali verso gli altri.

Si ammanta di legittimità per pretendere che gli altri si comportino "bene" ma costituisce in realtà il limite della nostra capacità di amare.

Paolo nella prima lettera alla comunità dei cristiani di Corinto scrive che l'amore di Cristo è pazienza, è operare sempre per il bene; non è invidia, non è vantarsi, non sta nel gonfiarsi d'orgoglio,non è mancare di rispetto, non è cercare il proprio interesse, non è arrabbiarsi, non è tener conto del male ricevuto, non è godere dell'ingiustizia, ma della verità. Tutto coprire, tutto credere, tutto sperare, tutto sopportare.

E' importante capire l'importanza di questo nella vita del cristiano. Saremo misurati sull'amore, ci ha ricordato Giovanni della Croce, il santo carmelitano del '500.

Il principale peccato è quindi ciò che ci impedisce di amare il prossimo,quando non riusciamo a travalicare il limite di quello che tolleriamo nel prossimo. E quindi il risentimento per il prossimo. Che ci rode, che ci porta sul lato oscuro della nostra personalità, lontani da quel Dio che è maestro e modello di misericordia infinita.

Se vogliamo cercare Dio, lo troveremo nella via stretta della rinuncia ad ogni pretesa, ad ogni giudizio, ad ogni rivendicazione o vendetta.

Lo troveremo laddove saremo chiamati a vincere il male altrui con il bene. 

Porgendo l'altra guancia, abbracciando chi ci perseguita.

Rinnovando il nostro impegno battesimale: rinunciare al male, rinunciare al risentimento.


Post popolari in questo blog

Le piaghe della Chiesa

Manuale dello sposo cristiano - cap. 1

La liturgia del mio matrimonio