Come diamanti grezzi



Per comprendere il senso della sofferenza in generale, e della malattia in particolare,  occorre aver fatto un certo cammino di avvicinamento al mistero di Dio.
Bisogna aver compiuto una specie di rivoluzione copernicana rispetto al senso comune, ponendo al centro della propria vita il Regno di Dio, al posto del mondo materiale.
Altrimenti non si può capire. Ci si può solo rassegnare, o ribellare, inutilmente.
Io ho pensato questa metafora: noi siamo come diamanti grezzi,  e Dio nell'arco della nostra vita ci provoca al cambiamento,  a levigarci fino a raggiungere lo stadio di brillante.
La levigatura fa male,  molto,  ma è  necessaria a strappare da noi lo strato pietroso.
Quando saremo con Lui,  vedremo le cose dalla giusta prospettiva e ringrazieremo Dio per quel trattamento che abbiamo a lungo pregato di evitare.
Il medico pietoso fa il malato purulento.  Se noi capissimo veramente il nostro bene,  pregheremmo Dio di non risparmiarci le prove necessarie alla nostra preparazione alla vera vita.

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