I bambini in chiesa



"I bambini piangono, fanno rumore, vanno di qua e di là. Ma mi dà tanto fastidio quando in chiesa un bambino piange e c'è chi dice che deve andare fuori. Il piano del bambino è la voce di Dio: mai cacciarli via dalla chiesa" Papa Francesco 14/12/2014


Caro Francesco, 

scusa ma questa è una questione che non si può liquidare in una battuta, perché il problema esiste, e non è solo un problema di disturbo, ma anche un problema di relazione con il sacro.

Gesù ha chiesto di lasciare che i bambini venissero a lui. Cioè di lasciare che i bambini che desideravano incontrarlo lo potessero fare, e non fossero impediti dagli adulti. Su questo non ci piove.

Ora però il problema attuale non riguarda affatto i bambini che vogliono incontrare Gesù nella liturgia, ma quelli che vanno in chiesa forzati dai genitori. E questo è tutto un altro discorso.

Se Gesù non avesse potuto fare il discorso della montagna perché assediato da bambini petulanti avrebbe detto altre cose.

In molte chiese vedo bimbi sotto i 5 anni strillare e dibattersi sui pavimenti della chiesa, e scorrazzare durante i momenti liturgici più solenni, come la Consacrazione Eucaristica. E non gliene possiamo fare una colpa. A loro no, agli adulti, e non parlo solo dei genitori, si però. Perché il bimbo sotto i 5 anni può ben essere portato in chiesa, ma per il tempo necessario a fargli capire che è un luogo sacro, in cui Dio si incontra nel silenzio. Obbligare i bimbi ai tempi della liturgia mi pare fuori luogo e forzato. Come fanno allora i genitori ad andare a messa? La comunità deve farsi carico di questo problema pratico, e si dovrebbero organizzare servizi di nursering almeno per una messa domenicale.

Quanto ai bimbi sopra i 5 anni, ci vuole coerenza e verità. Coerenza significa che i bimbi devono essere interessati dell'annuncio della presenza di Dio. E non con chissà quale catechesi, ma con l'esempio dei genitori, che devono abituarli alla preghiera domestica quotidiana. Solo così possono essere messi in grado di apprezzare il dono infinito del sacrificio eucaristico. Se manca nel bambino il desiderio di incontrare Gesù nella liturgia comunitaria, non va forzato. È giusto che le persone si accostino al sacramento nel momento in cui maturano una consapevolezza. 

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