Appunti del Corso di preparazione al matrimonio

Questo primo incontro ė finalizzato a precisare la proposta della Chiesa per la coppia di fidanzati: quella di diventare comunità di credenti, Chiesa essi stessi, perché dove due persone sono riunite nel nome di Dio Egli è in mezzo a loro. E quindi secondo le indicazioni della diocesi gli incontri CPM non sono centrati sulle modalità della vita matrimoniale, ma sui principi della Fede, perché la cosa più importante è capire come vivere in un rapporto reale con Dio, il resto è secondario. Cominciamo quindi con dire perché crediamo. La Fede non è una scelta di bandiera, ma il frutto di una decisione personale che si basa sulla valutazione della proposta di Cristo, così come testimoniata dalla Parola di Dio e dalla Sua Chiesa. Ricapitoliamo gli eventi di duemila anni fa. Sorprende che un annuncio così umanamente fallimentare abbia potuto farsi strada nella storia. Sul piano della prevedibilità degli eventi umani la vicenda di un uomo che raccoglie intorno a se pochi discepoli, viene ucciso e li lascia nella confusione e nella clandestinità, non dovrebbe avere molte chance di essere tramandata. Oltretutto Gesù non aveva detto di volersi staccare dalla tradizione religiosa ebraica, nė aveva delegato alcuno a scrivere il suo pensiero. Poteva benissimo essere tutto dimenticato. Ed è proprio il fatto incredibile che il messaggio sia stato tramandato ė una prova forte che qualcosa di superiore all'uomo esiste e ha sostenuto questo progetto di salvezza. E uno dei testimoni più forti diventa l'uomo che era stato dapprima ostile rispetto a chi proclamava la venuta del messia, Paolo di Tarso. È proprio lui diventa la chiave per capire la gratuità della salvezza, la liberazione dalla legge mosaica, il primato dell'amore - agape -Caritas rispetto ad un adesione puramente teorica al credo religioso; la testimonianza della Resurrezione come fatto che convalida tutto il messaggio di Cristo.
Tutto questo pone l'uomo di fronte ad una scelta che cambia la vita: credere che prima di tutto viene Dio, che la nostra vita quotidiana ha il solo senso di un cammino verso di Lui, che per dare gusto a questi pochi anni di esilio terreno non possiamo che farsi riflesso del Suo amore verso tutti, servendo il prossimo senza giudicare, sforzando noi stessi di superare l'istinto di rivalsa contro chi ci fa del male, e cercando di amare e pregare per quelli che ci perseguitano. Una vera rivoluzione copernicana rispetto alla logica del mondo che mette al centro l'edonismo individuale. La scelta dev'essere fatta, e non a parole, ma nei fatti. Le relazioni umane non sono fatti teorici, ma reali e concreti. Non basta dichiarare di essere amici di qualcuno, occorre testimoniarlo tutti i giorni con dei segni materiali.
È proprio questi segni dell'amore noi li chiamiamo sacramenti. È il matrimonio religioso ė uno di questi segni della Grazia di Dio, della Sua presenza tra di noi.

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