Manuale dello sposo cristiano - cap. 3

Eroicamente tuo

Manuale dello sposo cristiano

Capitolo 3 - Assumere il ruolo di guida della famiglia


21Siate sottomessi gli uni agli altri nel timore di Cristo.
22Le mogli siano sottomesse ai mariti come al Signore; 23il marito infatti è capo della moglie, come anche Cristo è capo della Chiesa, lui che è il salvatore del suo corpo. 24E come la Chiesa sta sottomessa a Cristo, così anche le mogli siano soggette ai loro mariti in tutto.
25E voi, mariti, amate le vostre mogli, come Cristo ha amato la Chiesa e ha dato se stesso per lei, 26per renderla santa, purificandola per mezzo del lavacro dell'acqua accompagnato dalla parola, 27al fine di farsi comparire davanti la sua Chiesa tutta gloriosa, senza macchia né ruga o alcunchè di simile, ma santa e immacolata. 28Così anche i mariti hanno il dovere di amare le mogli come il proprio corpo, perché chi ama la propria moglie ama se stesso. 29Nessuno mai infatti ha preso in odio la propria carne; al contrario la nutre e la cura, come fa Cristo con la Chiesa, 30poiché siamo membra del suo corpo. 31Per questo l'uomo lascerà suo padre e sua madre e si unirà alla sua donna e i due formeranno una carne sola. 32Questo mistero è grande; lo dico in riferimento a Cristo e alla Chiesa! 33Quindi anche voi, ciascuno da parte sua, ami la propria moglie come se stesso, e la donna sia rispettosa verso il marito.

Lettera agli Efesini cap. 5



Leggere questo brano di questi tempi può risultare imbarazzante, e poco politically correct.
Credo che molti lo liquidino come espressione della cultura del tempo in cui viveva Paolo, e ci può stare in parte. Ma il concetto di sottomissione reciproca è al di là del tempo e della cultura. E proporre l'analogia del rapporto coniugale con quello tra Cristo e la Chiesa è sempre attuale, e va realizzato nella nostra esperienza di vita.
Bisogna innanzitutto chiedersi in che modo la Chiesa è sottomessa a Cristo:

  • E' sottomessa perché è una comunità di persone che si sottomettono al comandamento di Cristo, che è quello di amarsi come lui ci ha amato. 
  • E' sottomessa perché Cristo si è fatto suo servitore fino alla morte, e aveva detto che chi vuole essere primo deve essere il servo di tutti.

In che modo il marito debba svolgere il ruolo di capo e guida della famiglia è quindi facilmente comprensibile per analogia: dovrà amare ed essere esempio di amore per la moglie e per i figli.
Non parliamo di semplici sentimenti di affetto, parliamo di quell'amore-sacrificio gratuito di cui Gesù è stato l'esempio. Amare significa non rinunciare mai ad educare, anche quando dire no costa parecchio. Ma un no disinteressato, di servizio è un tesoro per la famiglia.

Per essere capifamiglia occorre mettersi a servizio della sposa e della famiglia. Fino a che punto? Bisogna rinunciare totalmente ai propri spazi e ai propri interessi? Avere i propri spazi è giusto come condizione di equilibrio psicologico e benessere interiore. Per svolgere il proprio servizio occorre una certa serenità. Se siamo frustrati e esauriti non siamo buoni mariti. Per svolgere bene il ruolo occorre essere garanti che gli spazi propri e di ogni membro della famiglia siano tutelati. Ognuno deve potersi esprimere nella propria specificità, nel rispetto degli altri. Occorre garantirlo ed educare gli altri a garantirlo.

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