Manuale dello sposo cristiano - cap. 7
Eroicamente tuo
Manuale dello sposo cristiano
Capitolo 7 - L'uomo di Chiesa
La Fede in Dio non vive di teoria, ma si realizza nelle opere.
Si realizza nel rapporto con il prossimo.
E il primo prossimo è la comunità dei fedeli.
La Fede cristiana si realizza nella Chiesa. Uno può fare anche l'eremita, ma si deve sentire in comunione con la Chiesa.
Per le persone che vivono nel mondo, nel lavoro e nello studio, è fondamentale la frequenza della comunità.
Quindi lo sposo cristiano si farà promotore della partecipazione a gruppi che camminano nella Fede. Nella Parrocchia o altrove, è comunque importante non chiudersi nella propria esperienza religiosa, ma confrontarci e lasciarci stimolare dalla relazione dei nostri fratelli nella Fede.
Che NON sono - lo ammettiamo subito - le persone più affascinati, più interessanti, più vivaci e divertenti. Questo non importa. Non importano neppure i loro vizi, i loro tradimenti. Quello che conta è che siano persone disponibili a fare un cammino insieme. Un percorso tra peccatori.
Come nella famiglia si fa fatica a fare il cammino insieme, per l'emergere continuo dei rispettivi egoismi, così in ogni gruppo religioso si manifestano problemi e idiosincrasie.
E' importante accettare tutto questo, perché fa parte del senso di stare insieme, della purificazione propria della vita terrena.
Accettare il disagio è importante, educare anche. Non si può stare in un gruppo rinunciando a dire la propria. La critica costruttiva e moderata dall'amore è presupposto della crescita del gruppo, e non dovrebbe essere ostacolata.
Il gruppo condivide la consapevolezza di essere imperfetto e di doversi impegnare in un processo di continuo cambiamento, in una rinnovata conversione.
I tempi liturgici dell'anno ci spingono in questo senso.
Lo sposo cristiano sa di dover sacrificare le attività sportive e ludiche per le attività del gruppo. E propone questa intenzione alla moglie e agli altri familiari.
E' importante questo discorso di priorità. Prima viene Dio, sempre.
