Giubileo




Nei giorni di avvio del giubileo, mi sorge spontanea una riflessione: il concetto di misericordia non è affatto banale, e per iniziare a capirlo occorre fare lo sforzo di cambiare prospettiva.

Siamo abituati a vedere i problemi emergenti del mondo secondo le priorità che ci vengono date dai mass media: la guerra, la fame, la malattia, il terrorismo, la violazione dei diritti umani, la povertà, la disoccupazione, l'ecologia.

E queste cose sono così vere e così drammaticamente emergenti, che non possiamo dubitare che i problemi del mondo siano questi.

Tuttavia, nella prospettiva di Dio, i miliardi di vite che si avvicendano nel mondo tra nascite e morti non hanno questa prioritaria lettura. 

Il senso della vita di una persona è quella di un passaggio, un battito di ciglia nella prospettiva dell'eternità; il senso della morte è quello di una liberazione dal peso dei vincoli materiali e dall'esperienza continua della sofferenza. In mezzo, la chance di una scelta morale e spirituale.

In questa prospettiva, il problema è uno solo, la salvezza. Di ognuno, di tutti.
E la salvezza viene solo da Dio, nessuno se la può guadagnare.
E allora la misericordia è un concetto chiave della relazione con Dio, perché solo nella misericordia possiamo confidare per salvarci.

Questa dimensione accomuna tutti, quelli che sono nel benessere e quelli che soffrono fame e miseria.

Non importa quanto in carne e in salute tu sei, conta solo l'incontro con la misericordia di Dio.

Io non credo che la misericordia di Dio sia una pioggia in cui tutti ci bagniamo; credo invece che per incontrare Dio occorra uno sforzo di ricerca, un desiderio profondo, una relazione personale vera.
Non importa quanto soddisfacente, quanto arida, quanto imperfetta; ma che sia veramente una relazione, il riconoscimento del ruolo di Dio nella nostra vita.

Il problema del mondo è la perdita di vite che si ha nell'assenza di questa relazione. Un eccidio che supera quello di qualsiasi guerra, di qualsiasi calamità. Un eccidio che passa quasi sotto silenzio, soverchiato dalla realtà materiale della sofferenza umana. Eppure l'unico dramma che conta nella dimensione della vita eterna. L'unico vero dramma.

Post popolari in questo blog

Le piaghe della Chiesa

Manuale dello sposo cristiano - cap. 1

La liturgia del mio matrimonio