Sintonizziamoci

Ho incontrato un bravo ragazzo che mi ha chiesto di prepararlo al battesimo.
Mi sono accorto che raccontando in sintesi gli eventi della Salvezza come sono narrati nella Bibbia dovevo rendere il concetto di relazione con Dio in termini di libertà di scelta, ma anche di necessità di trovare forme proprie per la comunicazione con Dio.
Così parlando con lui mi è venuto spontaneo il riferimento metaforico della radio, perché noi siamo immersi in una realtà confusa tra bene e male, in cui la presenza di Dio è invisibile come le onde elettromagnetiche, ma c'è e per sentirla occorre trovare la giusta sintonizzazione.
La sintonia con Dio è possibile solo in quella particolare forma di amore di cui ci ha parlato Gesù. Ogni cosa fatta per amore ci avvicina a Dio, ci fa sentire la Sua presenza in noi e nel nostro prossimo.
E poi la preghiera, che se fatta con amore diventa dialogo, sacramento, comunione.
Gli ho raccontato che la mattina rubo un'ora al sonno per fare una passeggiata di preghiera, due passi con Dio, per aiutarmi a sintonizzare la giornata sulla Sua volontà.
Nel silenzio che prelude all'alba, vado incontro a Dio che mi cerca.
La giornata poi scorre tra molte persone che sono lontane da Dio, e di cui sento la responsabilità. Per la loro conversione offro ogni sacrificio e fatica.
L'occasione della preghiera liturgica apre la sintonizzazione ad una dimensione comunitaria.
Questa sintonia di voci che cantano la lode al Signore è l'immagine più bella della comunione dei Santi.

Commenti

Post popolari in questo blog

Le piaghe della Chiesa

Manuale dello sposo cristiano - cap. 1

La liturgia del mio matrimonio