Cosa siamo

Una certa filosofia di stampo vagamente buddista insegna a non identificarsi con la propria mente, con il proprio pensiero.
Noi non siamo il nostro pensiero perchè non siamo solo un'entità materiale.
E il pensiero deriva dalla materialità dei nostri processi neuronali.
La mente è uno strumento, che produce pensieri che in maggioranza non hanno un'utilità diretta.

Cosa siamo allora?
Siamo qualcosa solo in rapporto a Dio.
L'essenza di un individuo non è il suo aspetto, nè la sua età, nè i suoi ragionamenti, anche se comunemente siamo soliti rilevare solo questi livelli di percezione superficiale.
Siamo creature di Dio, destinati a vivere in Dio per sempre.
In Lui troviamo il nostro senso.
Che va ben al di là di quello che facciamo.
Perchè quello che conta non è fare, non è pensare, non è comunicare, ma essere.
Essere amore per il prossimo vuol dire essere in Dio.
Solo Lui ti può giudicare, pesare.

Cogliere questa essenza dell'uomo è importante, perchè ci allontana dal peccato e ci sprona a tenere l'attenzione su Dio.

Ci aiuta a relativizzare le cose a cui il mondo da importanza.
Non contano i soldi, non contano le idee, non contano i ruoli.
Conta solo quello che sei veramente.
Senza maschere.

Sei amore?
Sempre, quotidianamente, in ogni piccola cosa, in ogni relazione personale?
Sei luce del mondo?
Sei portatore di pace?
Sei pazienza, misericordia, ascolto, comprensione degli altri?

Quello che sei è l'unica cosa che rimane dopo la  morte.
Quello che sei è il tuo tesoro per l'eternità.
Quello che sei è la verità, la realtà.

Il resto è solo fumo, chimere, proiezioni.

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