Buona notizia

Dunque Gesù girava la Palestina annunciando la buona notizia. La circostanza non è scontata, perché quello che noi chiamiamo Buona Notizia -Vangelo è principalmente il riconoscimento del ruolo di Gesù stesso nel piano di salvezza per l'umanità, che deriva dalla crocefissione e dalla resurrezione. Insomma come dice Paolo in 1 Corinzi 23 noi predichiamo Cristo crocifisso.
La Notizia che predicava Gesù invece non poteva essere questa, perché non poteva parlare di ciò che non era avvenuto. Egli annunciava che il Regno di Dio è vicino, e questo è un altro concetto non banale, che richiedeva una catechesi e una pedagogia specifica, che ci è stata tramandata in una serie di parabole che hanno ad oggetto il Regno di Dio. Metafore di tanti aspetti di questo concetto, che definiscono come la presenza di Dio nella nostra vita, piuttosto che qualcosa di escatologico. Non è della fine del mondo che parlava, anche se storicamente l'equivoco del millenarismo è sorto, come testimoniato anche nelle lettere di Paolo, ma come si legge in Luca 17, il Regno di Dio non è qui o lá, ma già in mezzo a noi. In Luca 11 leggiamo che Gesù dice: se scaccio i demoni con il dito di Dio, vuol dire che il Regno di Dio è già arrivato da voi. Lui è l'Emanuele, Dio con noi. Questa è la notizia.  Dobbiamo cercare il Regno di Dio nella nostra vita, ovvero la presenza di Dio nella nostra vita. Come? Cercando di amare il più possibile, tutto e tutti. Cercando di scoprire ogni giorno cosa significa davvero amare. Dio è amore, e questa semplice parola indica una realtà che nessuno riesce a cogliere al 100%.

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