Da questo riconoscerete
Da questo tutti sapranno che siete miei discepoli: se avete amore gli uni per gli altri. (Gv 13,35)
Ecco, se guardiamo alla nostra vita, attuale è passata, e alle vicende dell'umanità, attuali e passate, possiamo riconoscere al di là delle finzioni e delle etichette chi è veramente discepolo di Cristo. Non chi abbiamo trovato con l'abito ecclesiastico addosso, non chi ha ostentato le pratiche religiose. Solo chi ha amato il prossimo, tutto, senza esclusioni, al di là delle convenienze, al di là delle simpatie. Il prossimo sconosciuto, il prossimo ostile, il prossimo che ci annoia, ci ripulsa, ci mette in imbarazzo.
Chi si mette a servizio degli altri nella quotidianità nascosta, nelle piccole cose, nelle occasioni di incontro privato e professionale, in nome di Gesù, questo è dei suoi discepoli.
Noi non dobbiamo giudicare nessuno, neanche noi stessi; cosa può servire saperlo?
Ecco, ci serve riconoscere il bene e il male, per orientare i nostri passi sulla volontà di Dio.
In altre parole: prima di seguire qualcuno, guarda da che parte sta.
Quel leader politico che si vanta di difendere i crocefissi ai muri, la tradizione religiosa occidentale, ma poi discrimina la gente, mostra di voler amare solo una parte e quindi non è tra i discepoli di Cristo.
Quella persona così affascinante che desideriamo frequentare, che si proclama credente ma poi odia quello è quell'altro, non cammina sulla via di Gesu.
Saperlo serve. Amerò tutti, con i miei limiti e accettando i loro limiti, ma riconoscerò chi può fare la strada con me e aiutarmi ad incontrare il Signore. Gente non perfetta, peccatrice come me, ma che vuole amare perché Dio è amore.
Esiste questa gente? Si, io ne conosco e ne ho conosciuto nella mia vita. Alcuni sono morti, ma forse mi sono più vicini ancora così.
Mi viene da pensare che se non ne avessi conosciuto non avrei conosciuto Dio. Dio non si incontra nella religione organizzata, nel catechismo. Dio si incontra nella vera fede testimoniata nei fatti e non nelle parole.
Ecco, se guardiamo alla nostra vita, attuale è passata, e alle vicende dell'umanità, attuali e passate, possiamo riconoscere al di là delle finzioni e delle etichette chi è veramente discepolo di Cristo. Non chi abbiamo trovato con l'abito ecclesiastico addosso, non chi ha ostentato le pratiche religiose. Solo chi ha amato il prossimo, tutto, senza esclusioni, al di là delle convenienze, al di là delle simpatie. Il prossimo sconosciuto, il prossimo ostile, il prossimo che ci annoia, ci ripulsa, ci mette in imbarazzo.
Chi si mette a servizio degli altri nella quotidianità nascosta, nelle piccole cose, nelle occasioni di incontro privato e professionale, in nome di Gesù, questo è dei suoi discepoli.
Noi non dobbiamo giudicare nessuno, neanche noi stessi; cosa può servire saperlo?
Ecco, ci serve riconoscere il bene e il male, per orientare i nostri passi sulla volontà di Dio.
In altre parole: prima di seguire qualcuno, guarda da che parte sta.
Quel leader politico che si vanta di difendere i crocefissi ai muri, la tradizione religiosa occidentale, ma poi discrimina la gente, mostra di voler amare solo una parte e quindi non è tra i discepoli di Cristo.
Quella persona così affascinante che desideriamo frequentare, che si proclama credente ma poi odia quello è quell'altro, non cammina sulla via di Gesu.
Saperlo serve. Amerò tutti, con i miei limiti e accettando i loro limiti, ma riconoscerò chi può fare la strada con me e aiutarmi ad incontrare il Signore. Gente non perfetta, peccatrice come me, ma che vuole amare perché Dio è amore.
Esiste questa gente? Si, io ne conosco e ne ho conosciuto nella mia vita. Alcuni sono morti, ma forse mi sono più vicini ancora così.
Mi viene da pensare che se non ne avessi conosciuto non avrei conosciuto Dio. Dio non si incontra nella religione organizzata, nel catechismo. Dio si incontra nella vera fede testimoniata nei fatti e non nelle parole.
